Al rientro dalla prima esperienza sulla Barriera Corallina, decido che non potrò vivere un'altra giornata del genere (o perlomeno non in modo cosí ravvicinato) e decido di documentarmi su qualcosa di elitario ma non disperatamente caro, di nicchia ma non da disagiati. Scelgo Frankland Island.
Per prima cosa perché per arrivarci si fanno tre quarti d'ora di fiume e un quarto d'ora di mare aperto, in secondo luogo perché é un'isola completamente disabitata dove si vedono spesso le tartarughe, terzo -ma non meno importante- dovevo in un qualche modo riconciliarmi col mare, viste le ultime vicissitudini.
Quindi parto per fare l'esperienza che mi farà cambiare idea sul GBR, Great Barrier Reef.
Un bussino tonico ci porta circa quaranta minuti fuori Cairns, attraversando campi verdissimi e foresta pluviale per arrivare all'attracco del nostro catamarano. Siamo solo io e un gruppo di circa trenta giapponesi, che da queste parti sembrano essere i turisti piú favoriti e coccolati.
Classica colazione a bordo e nel giro di poco arriviamo all'isola. Una sabbia bianca piena di coralli, palme e vegetazione fittissima, nessuna nuvola in cielo.
I giapponesi, giá vestiti di tutto punto, iniziano la loro prima lezione di snorkeling nei 70 cm d'acqua che abbiamo davanti. Dopo qualche goffo tentativo, la maggior parte di loro decide che il Glass Bottom Boat é piú efficace, meno faticoso, piú asciutto.
Per quanto mi riguarda parto insieme alla mia guida (questa volta brutta e panzuta) per l'ora e mezzo che varrà tutta la giornata.
Col mare calmo e il sole a picco, la barriera corallina ha colori davvero inimmaginabili. Variopinti coralli offrono riparo a crostacei, molluschi e timidi pescetti, che un attimo prima ti guardano e un istante dopo si nascondono, per poi sbirciarti di nuovo, curiosi.
Questa é la più grande barriera corallina del mondo: 2900 barriere collegate tra loro, 900 isole, 345mila chilometri quadrati, oltre 2200 km di lunghezza. Ospita circa 1500 specie di pesci.
Il bello dello snorkeling é che ti fermi, commenti, parli, capisci e guardi di nuovo. Facendo fotografie, provando a scendere in apnea, godendoti ogni istante del tempo sott'acqua, mentre sulla schiena senti il calore del sole.
Eravamo giá in acqua da circa tre quarti d'ora quando improvvisamente, nel blu davanti a me, pigramente appoggiata ad una grossa formazione di corallo, c'era lei. Una tartaruga grandissima, enorme e bellissima. Si è fatta avvicinare, scattare qualche foto e poi, con lentezza e maestosità, se ne è andata.
Mai mi era capitato di assistere ad uno spettacolo simile. Lí sott'acqua, mentre la guardavo, non ho potuto fare a meno di commuovermi.
Rientriamo lungo il fiume fra le mangrovie, mentre il sole inizia a scendere. Ascolto Guccini e penso che raramente sono stata piú felice.
Lascio Cairns con la certezza di aver vissuto un'esperienza straordinaria.




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