giovedì 9 agosto 2012

Esperienza Barriera Corallina versioni 1A e 1B

Già il titolo fa presagire che a questa esperienza numero 1A seguirà una versione uno 1B, due versioni parecchio discordanti di questo 9 Agosto che sta per finire.

Nella versione A ci sono io che salgo su un catamarano dal nome romantico, che lascia lentamente la baia di Cairns in una mattinata d'inverno scurita solo da qualche nuvola passeggera. La barca solca l'acqua leggera. Davanti a me, l'Oceano. Meno di un'ora e arriviamo al pontile a noi riservato; qualche veloce manovra di attracco e possiamo già indossare muta, maschere e pinne per esplorare il fondale.

Il mio istruttore é bello da togliere il fiato. Si chiama Tom, viene dagli Stati Uniti. East Coast per l'esattezza. Scendo in acqua un po' agitata, una discesa lungo la corda, in un oceano mosso dal vento. Gli dico che ho po' paura, che é forse perché sono lí da sola. Mi stende con semplicità: you're not alone. You're with me. A questo punto potrei essere anche a Viserbella, non ha più importanza.

Per quaranta minuti rimango mano nella mano, insieme andiamo alla scoperta del reef. Pesci di ogni colore mi attraversavano la vista da ogni lato, cetrioli di mare, piccoli fiorellini blu che si spaventano al minimo movimento e si nascondono nella spugna. E poi barracuda, pesci chirurgo, pesci angelo e tre squali. Non per dire. Tre squali davvero. Uno dormiva, ma gli altri gironzolavano tranquilli a meno di cinque metri da noi. They are not aggressive... Probabilmente no. Come non erano "aggressive" i coccodrilli che ci aspettavano dopo il rafting in Zimbabwe. Ho anche creduto di vedere una cernia, ma forse é stato a causa della troppa assiduità nel fondale della Serpentara.

Anche lo snorkeling, per quanto non paragonabile, ha dato qualche bella soddisfazione. Pesciolini bianchi e neri vengono vicino curiosi, mentre pesci molto più grandi si muovono lenti su un fondale di mille colori. Torno a casa in serata felice, con la faccia scura di sole e i capelli secchi di sale.

 

Nella versione 1B invece, ci sono sempre io che vado a prendere lo stesso catamarano, ma il romanticismo non va più in là del nome. Due solerti ragazzette prendono nome e cognome prima di farti salire a bordo, ti appiccicano un adesivo col tuo nome alla maglietta (come nei peggiori villaggi vacanza) e ti spediscono a fare una foto con in mano un salvagente che altri scopi nella sua vita mai ne ha avuti.

Il catamarano é pieno di gente e lascia il molo della baia di Cairns in perfetto orario. Tempo da lupi.

Solo mezz'ora più tardi si scatena il delirio. In un oceano mossissimo, la gente che fino a un attimo prima si è ingolfata di the e muffin inizia a vomitare nei sacchetti. Io, sdraiata sotto a un tavolo, trovo conforto nel succhiare pian piano dei cubetti di ghiaccio. Il cinese davanti a me, in un impeto di coraggio, cerca di alzarsi e vomita di nuovo in uno dei sacchetti che la prodiga "squadra del vomito" elargisce generosamente. Il pensiero mi va, in meno di un istante, ai Goonies e mi rendo conto di essere nella cosa più terribile che Chunk ha fatto in vita sua. Un'immensa catena del vomito.

Arriviamo al pontile qualche eternità dopo, sperando di trovare finalmente un po' di pace, ma la verità é che sei sulla barriera corallina e il pontile é ancorato, ma non fisso. Non c'è soluzione.

Le mille attività disponibili su questo ameno pontile sono per lo più studiate per il benessere e il divertimento del turista americano medio, con peso almeno sopra i 110 kg. Glass Bottom Boat, elicottero (che sarebbe anche stato bello, se non avessi già avuto la nausea e il tempo fosse stato almeno decente), gite a bordo di una specie di mezzo semi sommerso (sospese nel pomeriggio a causa del maltempo), palloni tipo palombaro per meravigliose camminate sott'acqua. Il tutto condito da un meraviglioso buffet all-you-can-eat che la gente ha attaccato neanche fosse il loro ultimo pasto. Probabilmente per via che lo stomaco era vuoto da prima.

Il rientro, con in corpo due pastiglie allo zenzero e complice un mare un po' più calmo, é stato più rilassante.

Visto che é tutto il giorno che lotto con la chinetosi, mi perdonerete se non ho fatto foto.

Domani di nuovo in barca. Abbiate un pensiero per me.

 

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